Roma

"No Women No Panel–Senza donne non se ne parla"

La presidente della Rai, Marinella Soldi, ha firmato il memorandum d’intesa per una rappresentazione paritaria ed equilibrata nelle attività di comunicazione

"No Women No Panel–Senza donne non se ne parla"
Ufficio stampa Rai
Marinella Soldi

Convegni, commissioni, comitati, dibattiti, trasmissioni radio-televisive dove solo uomini sono invitati a parlare, dove solo un genere è rappresentato: sono i cosiddetti “manel”, strumento per una fuorviante rappresentazione del reale. La Rai ha deciso di partecipare attivamente al cambiamento di un sistema ormai fuori dalla storia e di aderire al Memorandum d’Intesa “No Women No Panel – Senza Donne Non Se Ne Parla” per una rappresentazione paritaria ed equilibrata nelle attività di comunicazione.

La parità di genere è una questione che per la Rai, come per il paese, deve essere sempre più centrale. L’Italia è al 14° posto in Europa per uguaglianza di genere, con un punteggio al di sotto della media europea. La presenza femminile nella programmazione del Servizio Pubblico è al 37%, nella parte bassa della classifica dei media di servizio pubblico europei. Le donne sono chiamate principalmente a rappresentare e raccontare le proprie esperienze personali; molto più raramente a mostrare le proprie competenze. Solo il 22,3% degli esperti nei programmi Rai è femmina. Ed è qui allora che si deve agire.

L’iniziativa “No Women No Panel”, partita dalla Commissione europea, è stata fatta propria un anno fa da Radio Rai Uno. Progressivamente hanno aderito istituzioni e organizzazioni di tutta Italia, ricevendo anche l’adesione del Capo dello Stato. Nei mesi scorsi è stato elaborato il Memorandum di Intesa che impegna l’Azienda a inserire in maniera quanto più possibile paritaria nei dibattiti presenze femminili e maschili.

Nella sede Rai di Viale Mazzini, alla presenza della ministra per le Pari opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti, la presidente della Rai, Marinella Soldi, ha firmato il Memorandum, insieme ai rappresentanti delle istituzioni coinvolte nella stesura del documento: il presidente del Cnel, TIziano Treu, il capo della Rappresentanza della Commissione Ue in Italia, Antonio Parenti, il presidente dell’Unione delle province italiane, Michele De Pascale; la Dott.ssa Sveva Avveduto in rappresentanza del Cnr, la rettrice della Sapienza di Roma, Antonella Polimeni in rappresentanza della Conferenza dei Rettori delle Università d’Italia; il presidente dell’Accademia nazionale dei Lincei Roberto Antonelli, i rappresentanti della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, dell’Anci e dell’Unione per il Mediterraneo.